L'ANALISI
25 Aprile 2017 - 16:25
Un momento della celebrazione in piazza del Comune
CREMONA - «Questo 25 Aprile possiamo essere noi, la nostra speranza, il nostro coraggio, le nostre storie. Gridiamolo e raccontiamolo ogni giorno a casa, al lavoro, con gli amici, a scuola, in politica. Non stanchiamoci mai, non pieghiamoci alla rassegnazione del "è tutto uguale" o "non cambia niente". I resistenti di allora che l’hanno insegnato, cambiando la storia con la propria vita. Siamo, insieme, i nuovi resistenti. E per questo diamo tutto noi stessi». Parole, queste del sindaco Gianluca Galimberti, che hanno dato il senso del 25 Aprile cremonese, iniziato al cimitero, continuato con l'affollato corteo lungo il centro e terminato in piazza del Comune.
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