L'ANALISI
19 Aprile 2017 - 08:39
Lo striscione e i militanti dell’Anpi provinciale durante una manifestazione per il 25 Aprile
CREMONA - Dopo le scintille tra, da una parte, i nostalgici del Ventennio e, dall'altra, il Comune e la Curia, si apre un altro fronte polemico sull'anniversario della morte di Roberto Farinacci, fucilato il 28 aprile 1945 dai partigiani a Vimercate. Prender posizione è l’ANPI, che contesta le modalità con cui, anche quest'anno, gli emuli del Fascio intendono ricordare il ras di Cremona e gli aderenti alla Repubblica sociale italiana sepolti al Civico cimitero.
Il Comitato onoranze caduti della RSI ha chiesto al sindaco di poter celebrare, il 29 aprile, una messa sulla tomba di Farinacci, ma la risposta è stata negativa: funzione religiosa solo all’interno della piccola cappella del camposanto e simboli fascisti rigorosamente vietati. La polizia locale vigilerà sul rispetto della legge. Il compito di presiedere il rito è stato affidato a don Giuseppe Ghisolfi, parroco di Borgo Loreto, sotto cui ricade l cimitero. «Su ordine del vescovo e attraverso il vicario generale, la messa verrà celebrata in chiesa - ha spiegato don Ghisolfi -. Poi, nella zona lastricata di marmo a trenta metri dall'ingresso del cimitero, verrà data la benedizione a tutti i defunti, come tradizionalmente si fa da quel luogo». Ma l’offerta è stata respinta da Gianfranco D’Angelo, portavoce del Comitato: «I camerati sono liberi di partecipare alla funzione religiosa, ma quella proposta è un insulto, un oltraggio».
La nuova puntata dello scontro viene scritta da Gian Carlo Corada, presidente provinciale dell’Associazione partigiani. «L’aspetto più sgradevole, guardando ai precedenti, è che una cerimonia che potrebbe essere solo religiosa - una preghiera non si nega a nessuno - viene trasformata in un’iniziativa politica, caratterizzata da contenuti non solo fascisti ma anche anti semiti. Per di più all’interno del cimitero - dice l’ex sindaco ed ex presidente della Provincia -. La democrazia deve avere dei limiti, la libertà non è assoluta».
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