L'ANALISI
08 Aprile 2017 - 09:17
CREMONA - Sono 26 da un capo all’altro della provincia ed è dall’alto dei loro metri che si domina il mondo delle telecomunicazioni, tutto ciò che ha a che fare con la telefonia, fissa e mobile, e la trasmissione di dati in genere. Gli addetti ai lavori li chiamano semplicemente ‘pali’, ma per la gente comune sono i tralicci. Un patrimonio strategico che Aem, il proprietario, ha deciso di mettere sul mercato per un importo complessivo a base d’asta di 1,5 milioni di euro. Nove di questi impianti, sui quali vengono poi montati i ripetitori, sono a Cremona. Per la precisione nelle seguenti vie: Boschetto, Canovetta, Dante, Persico, Bragadini, Postumia, Acquaviva, Antichi Budri e piazzale Zelioli Lanzini. Aem ha ceduto attraverso un contratto di servizio la gestione di tutte le torri a LineaCom, la società del gruppo Lgh che si occupa di telecomunicazioni. A sua volta LineaCom ha ‘affittato’ i tralicci a Tim, Vodafone, Wind e agli altri colossi del settore. Quella in arrivo «è una specie di cessione immobiliare», precisa il presidente di Aem, Massimo Siboni. E come spiega il direttore generale, Gerardo Paloschi, il contratto di LineaCom ha una durata di alcuni anni e, quindi, resterà in essere chiunque sia il nuovo proprietario dei tralicci. Questo significa che in concreto per gli utenti non cambierà niente. Termine per presentare le offerte: le 12 del 21 aprile.
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