L'ANALISI
CREMA
06 Aprile 2017 - 20:02
Ilaria Oleotti
CREMA - Per mesi è stata curata per un ematoma alla coscia destra: era un sarcoma. Diagnosticato tardivamente, il 26 maggio del 2015 il tumore si è portato via Ilaria Oleotti, 26 anni, una laurea in Arti visive alla Naba di Milano e la passione per la danza. Nel procedimento per omicidio colposo a carico di due medici, giovedì 6 aprile il gup, Christian Colombo, ha disposto una perizia. La decisione è arrivata dopo che il pm, Carlotta Bernardini, aveva chiesto una condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione e un rinvio a giudizio. Il gup Colombo ha scelto come perito di parte Marco Gipponi, dell’ospedale San Martino di Genova, al quale affiderà l’incarico all’udienza preliminare del 22 giugno prossimo. Nel processo si sono costituiti parte civile i genitori di Ilaria (marito e moglie sono separati). «Il pm ha fatto una ricostruzione dettagliata e ha parlato di ‘azioni gravissime messe in atto dai due medici’», ha affermato il padre Gian Antonio.
Per l’esperto della procura, «nel dicembre del 2013 Ilaria aveva una malattia in stadio II B (tumore di dimensioni superiori a 5 centimetri) e come tale, suscettibile di chirurgia con intervento radicale curativo; la sopravvivenza a cinque anni si aggira intorno all’83%». Nell’ottobre del 2014, quando Ilaria viene visitata all’Istituto dei Tumori di Milano, «la malattia è in stadio IV; la sopravvivenza a cinque anni crolla al 16%. Il ritardo diagnostico pertanto ha sicuramente influito sulla prognosi e ha radicalmente modificato le aspettative di vita della paziente». La parola passa al perito del giudice.
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