L'ANALISI
25 Marzo 2017 - 08:27
CREMONA - Il nuovo piano di organizzazione aziendale punta ad un progressivo miglioramento della situazione, da raggiungere soprattutto con l’attivazione di Cup ‘dedicati’ ai diversi ambiti di cura e di un centro servizi; ma ad oggi sembra decisamente troppo corta la ‘coperta’ del centro unico di prenotazione dell’ospedale di Cremona. Carenze di organico, alcuni sportelli sempre chiusi, l’arrivo di ex lavoratori della mensa che dall’oggi al domani non possono certo acquisire capacità ed esperienza necessarie, sono gli ingredienti di una situazione che non di rado genera code ‘monumentali’ e dilata oltre il livello di guardia i tempi d’attesa. Con l’inevitabile contorno di malumori e polemiche tra gli utenti ma anche tra lo stesso personale degli sportelli, in difficoltà nel reggere una ‘pressione’ che mal si concilia con la delicatezza della mansione. Situazione critica al Cup attivo all’esterno dell’ospedale, ma anche al punto prelievi di via Dante, e sulla quale l’Azienda ribadisce di non avere ‘abbassato la guardia’. «Al contrario — sottolinea Alessandra Bruschi, direttore amministrativo dell’Asst Cremona —. E’ innegabile che ci siano stati problemi; ma oltre all’impennata degli accessi, abbiamo dovuto far fronte ad una serie di assenze e dedicare uno sportello all’emergenza vaccini».
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