SOS ACQUA
21 Marzo 2017 - 17:35
La vignetta affissa in tribunale
CREMONA - La presidente della Camera Penale di Cremona e Crema 'Sandro Bocchi', Maria Luisa Crotti, spiega i motivi della protesta. Dicono ‘no’ all’allungamento della prescrizione, perché «la giustizia in ritardo è una puntuale ingiustizia». Perché «non è possibile che sette anni e mezzo non siano sufficienti per giudicare un furto lieve o 24 anni non siano sufficienti per giudicare una rapina con un’arma. Ventiquattro anni?». E dicono ‘no’ agli imputati detenuti processati in teleconferenza, senza essere condotti in aula davanti al giudice, privandoli, così, di partecipare ‘dal vivo’ al processo, nel quale si decide il loro destino. L’avvocato Maria Luisa Crotti, presidente della Camera Penale di Cremona e Crema’ Sandro Bocchi’, spiega in una conferenza stampa (erano presenti gli avvocati Maria Laura Quaini, Cristina Pugnoli e Laura Negri) i motivi dell’astensione partita lunedì 20 marzo e che durerà fino a venerdì 24, contro il voto di fiducia in Senato sul disegno di legge di riforma in materia penale. Intanto, l’Unione Camere penali italiane ha indetto una seconda astensione, dal 10 al 14 aprile.
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