L'ANALISI
CREMONA
06 Marzo 2017 - 08:46
La casetta del custode ai giardini di piazza Roma
CREMONA - Salvato a gennaio dall’assideramento ai giardini pubblici, è stato ricoverato in ospedale e poi ospitato alla Casa dell’Accoglienza. Ma con la fine della stagione più fredda, il letto e i muri cominciano a stare stretti al senzatetto 51enne che ormai da cinque anni vive in piazza Roma per necessità, ma anche per scelta. L’uomo, romeno, si arrangia con un giaciglio di cartoni nei pressi della ex casetta del custode e rifiuta ogni offerta di alloggio. Quando gli operatori non riescono a convincerlo a trovare un riparo alla Caritas, dove ha trascorso i due ultimi inverni, il 51enne vive all’aria aperta, usa i bagni pubblici per i bisogni e per darsi una lavata e sopravvive con i pacchi alimentari che va a ritirare a giorni fissi. Ma questa routine è stata stravolta dalla notte di gelo di gennaio. Quando nei primi giorni dell’anno due poliziotti hanno sentito le sue invocazioni di aiuto, ormai fioche, il clochard aveva, infatti, le mani e i piedi ormai anneriti e non muoveva più le dita. Inoltre si era tagliato con un coltello, staccandolo completamente, l’alluce del piede destro. E oggi deve usare le stampelle per muoversi e deve farsi medicare con regolarità la ferita. Una condizione che potrebbe spingere il clochard ad accettare quella sistemazione che ha sempre rifiutato, preferendo il giaciglio di cartoni. Ma gli operatori dell’Unità di strada della Croce Rossa e della Casa dell’Accoglienza non si fanno troppe illusioni.
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