SOS ACQUA
18 Febbraio 2017 - 08:57
CREMONA - A spesa appena finita, la pistola puntata in faccia: rapina e terrore storia del 27 gennaio scorso, un agguato nel parcheggio sotterraneo del CremonaPo con una 65enne cremonese come vittima. E il bandito, che ha agito a volto scoperto, in fuga sull’auto di un complice. L’arma di nuovo puntata, la resistenza della donna nel mirino, l’esitazione e i nervi dell’aggressore che saltano, fino ad utilizzare il revolver per colpire la vittima — ferita leggermente — al volto e al braccio: un’altra imboscata, di nuovo nel posteggio interrato di un centro commerciale, stavolta l’Italmark di via Dante. Tre giorni fa. Due episodi troppo simili e troppo ravvicinati nel tempo per non supporre che la firma non sia la stessa. E infatti lo ipotizza anche la polizia, titolare di entrambe le indagini. Ci sono le immagini registrate dalle telecamere, al vaglio. Ma c’è, soprattutto, il sospetto che a muoversi da una parte e dall’altra, a distanza di venti giorni, sia stato lo stesso uomo. Lo lascia intendere la dinamica dei due colpi: identica in tutto il suo sviluppo oltre che per scelta delle vittime e dei luoghi. E lo lasciano immaginare descrizioni che, stando a indiscrezioni, incornicerebbero gli stessi tratti somatici. Riserbo assoluto, ovviamente, in questura: esigenze d’indagine. Ma mentre sale l’allarme, non sono da escludere sviluppi investigativi anche imminenti.
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