L'ANALISI
CREMONA
06 Febbraio 2017 - 11:31
L'acciaieria Arvedi a Cavatigozzi
CREMONA - Nel corso dell'ultima riunione dell'Osservatorio Arvedi, presieduta dall'assessore all'Ambiente Alessia Manfredini, sono stati presentati i risultati di un’interessante campagna di monitoraggi, iniziata lo scorso mese di ottobre, finalizzata alla verifica della qualità dell’aria nel polo industriale compreso fra i comuni di Cremona (zona Cavatigozzi), Spinadesco e Sesto Cremonese. La ricerca è stata focalizzata sulla identificazione delle sostanze odorigene aero-disperse responsabili di alcuni episodi di “molestia olfattiva” potenzialmente associabili alle attività industriali svolte nel polo industriale. L’indagine ambientale, che ha coinvolto l’Amministrazione Comunale, la Provincia di Cremona e l’ATS-Val Padana, è stata realizzata grazie al prezioso contributo di ARPA Cremona, supportata dai consulenti tecnici del Gruppo Arvedi (dott. Fabio Denicoli), del Consorzio Agrario Provinciale di Cremona (prof. Marco Trevisan) e dell’Oleificio Zucchi (dott. Maurizio Benzo). I campionamenti ambientali e le successive analisi chimiche-ambientali sono state svolte presso il laboratorio L.A.C. Che opera a Cremona. Nell’area interessata all’indagine sono state individuate, complessivamente, quindici stazioni di monitoraggio la cui posizione era stata scelta e condivisa con i rappresentanti dei residenti e con i Comitati di quartiere. Come confronto parallelo è stata valutata la qualità dell’aria presso altre tre stazioni di monitoraggio scelte in zone esterne all’area industriale ed individuate rispettivamente ail quartiere Zaist di Cremona e in aree esclusivamente rurali di Spinadesco e di Gerre Borghi. In totale sono state svolte circa mille prove di laboratorio per ricercare oltre cinquanta sostanze chimiche caratterizzate da odori particolarmente sgradevoli o da bassi valori di soglia olfattiva e per questo facilmente percettibili a livello sensoriale. I risultati ottenuti in questa impegnativa attività analitica hanno confermato i dati già acquisiti in precedenti indagini svolte da ARPA Cremona e da altri importanti centri di ricerca, pur utilizzando modalità di campionamento e di analisi differenti. Non sono emerse particolari criticità relativamente alla qualità dell’aria presente nel polo industriale rispetto a quella presente in ambienti tipicamente rurali o urbani. Questa conclusione conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, che la qualità dell’aria cittadina è principalmente legata alle sfavorevoli condizioni meteo-climatiche che caratterizzano l’intera nostra area geografica (mancanza di ventilazione, elevati tenori di umidità, scarsità di precipitazioni meteoriche, ecc.). Un contributo altrettanto importante all’inquinamento atmosferico cittadino è dato dalle attività antropiche urbane e rurali (traffico veicolare, riscaldamento domestico, ecc.), mentre può essere considerato marginale quello direttamente associabile alle vere e proprie attività industriali svolte nel territorio.
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