L'ANALISI
25 Gennaio 2017 - 11:44
I cartelli gialli sono stati allestiti all’imbocco di tutte le arterie principali
CREMONA - Adesso l’emergenza si vede anche: la città stretta nella morsa dello smog si specchia da mercoledì 25 gennaio nei cartelli allestiti alle porte di Cremona, all’imbocco di tutte le arterie principali e all’ingresso del perimetro che racchiude il centro storico. Messaggio chiaro, quello stampigliato sui tabelloni gialli sistemati sulle transenne e presidiati quasi ovunque dagli agenti della polizia locale destinati al controllo dei veicoli in transito: ‘Emergenza smog di primo livello’ c’è scritto, in calce all’avviso che indica anche la tipologia dei mezzi destinatari del divieto di circolazione, a definire un allarme che dura da otto giorni consecutivi. E che anche nel mercoledì in cui sono scattate le misure di contrasto, resta da bollino rosso. Con valori ben oltre il limite: nelle ultime 48 ore, a fronte della soglia di 50 microgrammi al metro cubo ritenuta pericolosa per la salute, le centraline Arpa hanno rilevato concentrazioni di Pm10 pari a 74 microgrammi in piazza Cadorna, a 75 in via Fatebenefratelli e a 69 a Spinadesco. Pm10 incorniciate da numeri da mascherina. Accompagnati da cifre altrettanto preoccupanti sul fronte delle Pm 2,5: qui il tetto massimo tollerato è di 25 microgrammi al metro cubo ma i sensori dell’Agenzia regionale per l’ambiente hanno isolato il particolato fine a 55 microgrammi in piazza Cadorna, a 56 in via Fatebenefratelli e a 52 a Spinadesco.
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