L'ANALISI
03 Gennaio 2017 - 09:26
L'hotel Ibis di via Mantova a Cremona
CREMONA - La prima, in quel momento del tutto inattesa, svolta positiva nella vicenda dell’Ibis, l’hotel di via Mantova per cui i gestori della AccorHotels avevano deciso chiusura e conseguente licenziamento dei 13 dipendenti, era arrivata nei giorni immediatamente precedenti il Natale: al termine di un lungo confronto con i sindacati di categoria (Mario Giuseppe Santini di Filcams Cgil e Marco Tencati per Uil Tucs), era stato il responsabile del personale di Accor Italia, Dionigi Orlandi Venturelli, a comunicare la decisione di proseguire l’attività almeno fino al 13 marzo, quando scadrà il contratto d’affitto stipulato tra la stessa AccorHotels e la società Eulaia di Pistoia, proprietaria dell’immobile. Motivo: Eulaia ha chiesto continuità di apertura per evitare danni di immagine e, soprattutto, l’abbandono dell’immobile che ne diminuirebbe il valore di mercato. "Intanto - avevano riferito allora i sindacalisti - si lavora ad una possibile soluzione". E quella possibile soluzione, seppure ancora non confermata ufficialmente, sembra stagliarsi all’orizzonte adesso: ci sarebbe stata una concreta manifestazione di interesse a rilevare il più grande albergo della città e l’avrebbe presentata la Compagnie des Hotels di Parma, società a responsabilità limitata che già controlla cinque hotel situati a Parma, Milano, Bologna, La Spezia e Siena, strutture più piccole di quella di via Mantova ma comunque inserite in realtà simili a quella cremonese.
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