L'ANALISI
19 Dicembre 2016 - 11:51
L'ingresso della piscina comunale di Cremona
CREMONA - Proprio - e forse non a caso - alla vigilia della commissione Vigilanza che martedì 20 dicembre tratterà il futuro della piscina e, nelle pieghe di quel tema, anche dei veleni che da tempo contraddistinguono i rapporti tra amministrazione e Fin, emerge un nuovo, potenzialmente deflagrante, fronte di scontro fra Comune e federazione: secondo verifiche eseguite dalla Municipalità in sinergia con Padania Acque, l’attuale gestore in proroga degli impianti natatori di piazzale Atleti Azzurri d’Italia non avrebbe pagato la fornitura di acqua dei nuovi spogliatoi dal 2012 in avanti e lo avrebbe fatto non dichiarando - come invece avrebbe dovuto fare da convenzione - l’apertura della relativa conduttura e del collegato contatore. Si ragiona complessivamente, vale a dire sui quattro anni al vaglio, di circa trentamila euro. Una cifra tutto sommato limitata rispetto all’ammontare totale delle utenze che, sempre da accordi, il gestore riconosce all’anno all’ente. Ma come è facile intuire, nonostante il comitato regionale di Fin si sarebbe già detto disponibile a coprire lo ‘sbilancio’, pur esprimendo perplessità sugli arretrati, non è tanto l’entità economica del nuovo ‘caso’, quanto il principio dell’accaduto, a rappresentare, visto anche il clima già teso, un nuovo capitolo di attrito. Forse anche più significativo di quelli che lo hanno preceduto. Forse anche determinante in funzione delle scelte che già si affacciano all’orizzonte.
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