SOS ACQUA
18 Dicembre 2016 - 07:51
Don Antonio Pezzetti
CREMONA - Volontari mobilitati per il tradizionale pranzo di Natale alla Caritas diocesana (circa 300 le persone che siederanno a tavola) che si ripete ormai da diversi anni. In un certo senso sostituisce l’iniziativa che la stessa Caritas aveva messo in atto un paio di anni, poi fallita: l’invito personale. Cioè la singola famiglia che, in occasione delle festività natalizie, invitava a pranzo o cena un ospite della Caritas.
Fallita non perché i cremonesi non abbiamo buon cuore o non si dimostrino sensibili, ma per via della modalità. Lo conferma don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas: «Nessuno aveva esteso l’invito. Anche al di fuori delle festività natalizie c’era stato un altro gruppo di volontari che si era dato da fare in tal senso. Ma anche in quell’occasione erano stati troppo pochi. Quindi non abbiamo rilanciato l’iniziativa. Erano infatti arrivate delle osservazioni: il singolo invito non crea la giusta atmosfera. Non fa nascere cioè nessun tipo di rapporto, in quanto fondamentalmente non si fa in tempo a conoscere la persona che uno si trovata tavola».
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