CALCIO
12 Dicembre 2016 - 08:06
Persone in coda per un pasto caldo
CREMONA - Quando è a casa, in un appartamento del quartiere di via Giordano, sta con le coperte addosso e una candela in mano. Per mangiare si appoggia alle Cucine Benefiche della Casa dell’Accoglienza. per lavarsi si reca in qualche bagno pubblico o chiede ospitalità a qualche amico. Giornate che si susseguono sempre uguali, alla ricerca di caldo e di un pasto. Una caduta che sembra il manifesto delle nuove povertà quella che ha per protagonista un cremonese doc, un 57enne che tre anni fa ha perso un lavoro fisso rimpiazzato da attività saltuarie che non gli permettono di fare affidamento su un reddito fisso per quanto minimo. Morale, si è ritrovato senza risorse e quando il debito relativo alle utenze ha superato, di poco, i mille euro, sono scattate le procedure e si è ritrovato con la casa fredda, senza luce, senz’acqua. Va avanti così da tre mesi per Mario (il nome è di fantasia), un uomo che nella vita ha sempre lavorato (prima in agricoltura, poi come muratore) tanto che nelle casse previdenziali figurano contributi relativi a 32 anni. Poi le cose si sono mese male. E adesso deve fare i conti anche con le limitate disponibilità dell’amministrazione comunale per aiutare chi si trova in difficoltà, un numero crescente di persone e di famiglie. la crisi ha lasciato il segno.
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