SOS ACQUA
17 Novembre 2016 - 08:40
I mezzi di soccorso
CREMONA - La polizia, con l’obiettivo di fare chiarezza su una vicenda che ancora mostra più di un lato ‘oscuro’, avrebbe voluto ascoltarla ieri, tanto che era stato fissato un colloquio con gli agenti. Ma non è stato possibile perché è ancora sotto choc la quindicenne precipitata martedì 15 novembre nel cortile interno dell’Einaudi, dopo un volo di quasi quattro metri. Le condizioni della ragazzina sono stabili: se la caverà. Ma, ancora ricoverata all’ospedale Maggiore, non sarebbe stata in grado di sostenere il confronto voluto per un approfondimento investigativo. Ci sarà non appena le condizioni della ragazza lo consentiranno. Intanto, proseguono gli accertamenti. E le ipotesi restano quelle della prima ora: o un gesto di autolesionismo o incidente. Entrambe, ancora, vengono giudicate ugualmente verosimili. Ma con il passare delle ore, emergono nuovi dettagli. Il primo: sarebbe stata individuata una impronta di scarpa su una grondaia, come se la ragazza avesse voluto appoggiarsi per scendere dalla finestra del bagno e, dunque, allontanarsi dall’istituto e non buttarsi per farla finita. Il secondo: ad attutire il colpo con il terreno sarebbe stato un cassonetto della spazzatura, colmo di immondizia, che sarebbe stato piazzato apposta da una insegnante, rapida nel trasportare quel bidone sotto la finestra del bagno dove la 15enne si era rinchiusa. Un intervento, quello della docente, che se confermato sarebbe da descrivere come decisivo.
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