SOS ACQUA
13 Novembre 2016 - 09:27
Il campo di calcio di Malagnino
MALAGNINO - Dopo dieci anni viene meno la convenzione tra Comune e Polisportiva Malagnino e una sessantina tra bambini e adulti sono ora costretti ad andare a San Felice per fare attività sportiva. Gli impianti infatti sono stati affidati alla Pieve 010 di Pieve San Giacomo e una clausola dell’intesa sottoscritta col Comune rende difficile un eventuale accordo fra le due società per dividersi l’uso del campo sportivo. «Oltre al mancato rinnovo di una convenzione che durava da anni – spiega il vice presidente della polisportiva Torrazzo-Malagnino Andrea Bonetti – ci sono i disagi delle famiglie». Parole a cui risponde il vice sindaco Alessandro Scandolara. «La nostra intenzione non era di danneggiare nessuno, ma di migliorare un servizio». All’origine della frattura c’è la decisione della giunta di non affidare più direttamente la gestione delle strutture sportive alla locale Polisportiva (che di recente si è fusa con il Torrazzo Cremona) ma di procedere con un bando.
Ma come mai non avete partecipato? «I motivi – spiega Bonetti – sono molteplici. Con questo nuovo bando c’erano regole troppo rigide. Non si permetteva di dare in affitto la struttura a terzi e questo per noi non era sostenibile. Grazie alle risorse incassate affittando il campo infatti coprivamo le spese della gestione e manutenzione delle strutture. C’era poi la clausola in cui si dovevano fornire alcuni spazi obbligatoriamente ai residenti che lo richiedevano. Ma se succede qualcosa di chi è la responsabilità? Di chi gestisce l’impianto o del Comune? Infine si doveva dare tempestiva comunicazione (prima e dopo) agli uffici comunali tramite mail degli interventi di manutenzione. Una cosa non fattibile per chi quotidianamente si occupa di questi luoghi».
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