L'ANALISI
07 Novembre 2016 - 16:01
Cristiano Beltrami, il vescovo Antonio Napolioni e don Antonio Pezzetti
CREMONA - La cena benefica a base di pasta all’amatriciana che lo sabato 5 novembre, alla Casa dell’Accoglienza, ha visto l’adesione di circa 300 persone insieme al vescovo Antonio Napolioni e diversi sindaci del territorio, è stata anche l’occasione per presentare ufficialmente gli interventi cremonesi a favore delle popolazioni terremotate. Con attenzione particolare alla zona di Amatrice e ai confinanti territori dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, terra d’origine del vescovo Napolioni. Dopo il primo sopralluogo esplorativo il 26 settembre, la visita del 31 ottobre scorso è servita a definire i dettagli dell’intervento cremonese insieme al responsabile della Caritas camerte, don Luigi Verolini, e all’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro. "Realizzeremo - ha spiegato il vicedirettore di Caritas cremonese Cristiano Beltrami - un progetto di sostegno e vicinanza a partire dall’apertura di un base operativa in una località ancora da definire. Tale base sarà disponibile già il 14 novembre, per un durata di almeno sei mesi".
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