SOS ACQUA
05 Novembre 2016 - 13:24
Alcune delle pergamente recuperate
CREMONA - «Le pergamene sono ancora qui... per ora non ho avuto alcun segnale di interesse da parte di chicchessia, neppure dell’Archivio storico diocesanno», spiega Angela Bellardi, direttrice dell’Archivio di Stato che ha in consegna i preziosi documenti recuperati dai Carabinieri. Oltre la metà delle pergamene: 277 delle 513 trafugate sono state restituite dai militari dell’Arma, ma delle altre non si ha traccia alcuna. «L’appello a restituire i documenti è andato disatteso, almeno per ora — spiega la direttrice che recentemente ha contattato il nucleo di Monza per avere aggiornamenti —. Vedo improbabile che chi ha ottenuto illegalmente i pezzi si faccia vivo, però non si sa mai. Certo il furto è probabile che sia avvenuto ben prima rispetto alla data in cui si è scoperto che mancavano preziose pergamene dall’archivio di Sant’Agata». All’indomani della denuncia di sette persone, alcune residenti a Cremona, le altre nelle province di Mantova e Bergamo, i Carabinieri avevano fatto appello a coloro che erano in possesso dei pezzi mancanti, consigliando di presentarsi dagli inquirenti e restituirle, anche in forma anonima, è la strada da seguire per evitare problemi.
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