L'ANALISI
29 Ottobre 2016 - 19:17
Fedeli in preghiera al Centro islamico di Cremona
CREMONA - "Vi chiedo, per quanto in vostro possesso e nell’assoluto rispetto delle competenze nell’ambito dell’ordine pubblico, di conoscere la ‘mappatura’ dei luoghi di culto - in particolare, le moschee, i centri culturali islamici e le scuole coraniche - presenti sul vostro territorio». Era uno dei passaggi della lettera inviata ai Comuni a luglio, dopo la strage di Nizza, da Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo a tutti i sindaci della Lombardia e, per conoscenza, ai prefetti. L’iniziativa si inquadra nell’ambito del nuovo incarico affidatole dal presidente Roberto Maroni con l’obiettivo di «coordinare e monitorare le azioni mirate a rendere ancora più sicuri i nostri cittadini, partendo da ulteriori verifiche sulla leggere regionale per la realizzazione dei nuovi luoghi di culto». Il termine per rispondere alla richiesta del Pirellone scade lunedì 31 ottobre: Cremona, informano dalla Regione, non lo ha fatto. Silenzio anche da altri 77 dei 115 Comuni della provincia. Il capoluogo, quindi, ha poche ore per mettersi in linea con la sollecitazione della Regione.
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