SOS ACQUA
23 Ottobre 2016 - 09:04
La nursery del Maggiore
CREMONA - I dati sulla denatalità a livello nazionale, che nei giorni scorsi hanno tenuto banco un po’ ovunque, anche tramite analisi davvero preoccupanti sul futuro demografico dell’Italia, non trovano alcun riscontro a Cremona. Anzi, a livello locale la situazione è di tutt’altro segno. Nel corso degli ultimi tre anni tra ospedale Maggiore e Oglio Po, sono nati tra i 1.650 e i 1.700. Un andamento pressoché costante, con un lieve aumento nel 2014, quando nei due nosocomi si sono registrati 1.692 nati (1.255 al maggiore e 437 all’Oglio Po). In linea con l’andamento degli ultimi anni il 2016, visto che nei primi sei mesi i nati, tra i due ospedali, sono stati 703. per spiegare questo andamento dissimile rispetto al dato nazionale, si possono tirare in ballo vari elementi, a cominciare dalla presenza di molti residenti stranieri, che in generale fanno più figli degli italiani. Le cose, però, non stannno così, come dimostra il raffronto con realtà in cui ci sono ancora più stranieri, dove il numero dei nati è decisamente inferiore a quello registrato a Cremona. La ragione principale è l’elevata qualità del servizio offerto dalle unità operative di Ostetricia e Ginecologia. La presenza di un centro di patologia neonatale, di un pronto soccorso pediatrico e un’accurata proposta di servizi pre-parto attirano molte future madri.
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