SOS ACQUA
21 Ottobre 2016 - 17:57
Cesare Oradini con l'avvocato Cesare Gualazzini
CREMONA - Dal 1980 al 1985 è stato vicesindaco nella giunta Zaffanella, quindi in Provincia assessore alla Cultura e da più di trent’anni è il presidente del Circolo Numismatico Filatelico Cremonese, più di cento soci. Mario Oradini, 76 anni, persona di specchiata onestà, cultore di studi storici cremonesi, da sempre colleziona francobolli, ma a portarlo sul banco degli imputati per ricettazione, sono circa 400 monete. Tredici le ha acquistate da un calabrese su eBay, convinto che fossero monete sveve, dunque d’interesse, perché Cremona fu la roccaforte dell’imperatore Federico II. «Invece, erano monete illeggibili». Tutte le altre erano custodite in un sacco nella casa del padre, scomparso nel 1983. Per lo più «monete in circolazione, poi vi erano anche monete d’epoca che, però, sicuramente mio padre non aveva né collezionato né acquistato, perché me lo avrebbe detto», ha spiegato venerdì 21 ottobre Oradini al giudice Elisa Mombelli. «Non sono pezzi di pregio, da museo, non hanno alcun valore archeologico, sono monete normalissime. Quelle acquistate per due soldi su eBay sono tondelli di ferro consunto». Cianfrusaglie’, per l’avvocato Cesare Gualazzini, amico di vecchia data di Oradini, prima ancora che suo difensore.
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