SOS ACQUA
19 Ottobre 2016 - 09:01
CASALBUTTANO - Chiede un prestito online da 10mila euro, ma sarebbe stata truffata e dopo una serie di pagamenti anticipati ci rimette 1.200 euro. Rabbia e disperazione per A. K., dipendente di una ditta facchinaggio.
E’ cominciato tutto a luglio, quando la donna, in difficoltà economiche, si imbatte in un annuncio online. «Offrivano prestiti — prosegue —, a condizioni molto vantaggiose rispetto a quelli proposti da banche o finanziarie. Il tasso di interesse era solo del 2.9%. Avrei dovuto restituire l’intera somma in dieci anni, tramite 84 rate da 131 euro. Così ho contattato questa società, chiedendo un prestito di 10mila euro. C’è stato un iniziale scambio di mail, ho fornito i miei dati e da quel momento è iniziato l’incubo».
Dopo aver ricevuto il contratto, alla 49enne è subito stata chiesta via mail la sottoscrizione di una polizza assicurativa. «In caso di decesso o perdita del lavoro. Per aprire tale ire tale polizza mi hanno chiesto, in due rate, 500 euro». Giorno dopo giorno le richieste sono però continuate: una volta 212 per aprire il conto online, poi 205 per trasferire il denaro e via di seguito. Ma mancava sempre qualcosa. «Infine mi hanno fornito una carta di credito intestata a mio nome, ma con saldo zero. Per attivarla avrei dovuto pagare altri 410 euro. Così ho capito che era una truffa, li ho contattati chiedendo indietro i miei soldi, ma da quel momento sono spariti». Sulla vicenda ora stanno indagando i carabinieri.
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