L'ANALISI
11 Ottobre 2016 - 11:56
Daniele Bracciali e il tribunale di Cremona
CREMONA - Martedì 11 ottobre in aula a Cremona c'è il tennista Daniele Bracciali, fino al 2014 numero 66 Apt, imputato di associazione a delinquere finalizzata a truccare le partite di tennis di alcuni tornei internazionali. Con Bracciali sono accusati il tennista Potito Starace e Roberto Goretti, ds del Perugia Calcio. Nel processo si sono costituite parte civile il Coni, la Federazione Italiana Tennis e la International Tennis Federation Limited, mentre parte offesa e la Tennis Integrity Unity. Su tali richieste si sono opposti gli avvocati degli imputati. Il collegio sta decidendo in camera di consiglio. In particolare, quanto al Coni, alla Fit e International Tennis Federation Limited, il legale di Bracciali ha sostenuto che "nessuna delle tre ha subito un danni diretto ed immediato, trattandosi di un reato associativo senza nessuna frode sportiva consumata. Tutte lamentano un danno di immagine e un mancato accrescimento economico, ma non sono danni diretti. Per quanto riguarda la Fit, nessuno dei tornei e stato organizzato da questa Federazione". L'inchiesta sul tennis scommesse è nata dalla maxi indagine sul calcio scommesse. Altri tre imputati, i bolognesi Manlio Bruni e Francesco Giannone, ex commercialisti di Beppe Signori, e il veronese Enrico Sganzerla, commercialista, hanno già chiesto il patteggiamento che sarà perfezionato davanti al gup Christian Colombo a dicembre.
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