SOS ACQUA
CREMONA
29 Settembre 2016 - 15:45
CREMONA - Per far colpo su una donna, si era presentato come il nipote del cardinal Ruini e come amico del cardinal Tonini. Si era spacciato per uno pieno di soldi e di case, soprattutto in Romagna, ma anche in Costa Azzurra. Le aveva giurato amore eterno e promesso di sposarla. Più che uno 'spaccone', un truffatore. E per truffa giovedì 29 settembre il giudice Francesco Sora ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione e a 900 euro di multa Maurizio D'Alberto, 51 anni, bolognese. L'uomo è stato inoltre condannato a risarcire 30 mila euro a Maria, 41 anni, impiegata nel Milanese, l'innamorata, alla quale aveva prosciugato il conto corrente: l'imputazione parla di 59mila euro, ma la cifra totale, alla fine, ammonta a circa 300mila euro. Maria si era costituita parte civile con l'avvocato Luca Curatti. Il giudice ha inoltre subordinato il beneficio della sospensione condizionale della pena al risarcimento della provvisionale (il danno complessivo sarà liquidato in un separato giudizio civile). Il pm onorario, Silvia Manfredi, aveva chiesto per il bolognese la condanna a un anno di reclusione e 800 euro di multa.
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