SOS ACQUA
19 Settembre 2016 - 17:15
Carabinieri davanti alla casa in cui si è consumato l'omicidio
CREMONA - In carcere da oltre otto mesi per aver ucciso, strangolandola, la moglie Nadia, 45 anni, la notte del 12 gennaio scorso nell’appartamento in via dell’Annona, vicino allo stadio Zini, due notti fa Saddike Chabli, marocchino di 58 anni, si è sentito male e dal penitenziario è stato trasferito in ospedale. Per questo motivo, ieri il gup, Pierpaolo Beluzzi, ha rinviato al 14 novembre prossimo il processo con rito abbreviato a carico dell’uomo. L’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Aggravanti che l’avvocato Alessandro Vezzoni, tenterà di far cadere. «Mi batterò perché venga riconosciuta l’attenuante della provocazione», ha detto il legaLe al termine dell’udienza lampo, quando sia il giudice sia il pm, Ignazio Francesco Abbadessa, sia lo stesso difensore hanno appreso la notizia del ricovero dell’uomo.
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