L'ANALISI
27 Luglio 2016 - 18:31
La manifestazione davanti alla prefettura
CREMONA - Solo in città ormai si supera abbondantemente la tonnellata di posta in giacenza, cioè corrispondenza di ogni genere, giornali e avvisi di tasse e pensioni che non arrivano affatto oppure, quando va bene, hanno una ventina di giorni di ritardo. L’azienda, cioè Poste Italiane, invece di risolvere il problema, dopo lo sciagurata scelta del recapito a giorni alterni, sostituisce il direttore del recapito, sposta personale addetto alle lavorazioni interne, fa venire il sabato da Pavia e Lodi portalettere in straordinario che, non conoscendo il territorio, girano sconsolati nei paesi della nostra provincia. Una situazione più volte denunciata dai sindacati, Cisl-Cgil-Uil, Failp Cisal e Confsal che mercoledì 27 luglio hanno dato vita ad un presidio davanti alla prefettura, in corso Vittorio Emanuele, appunto per denunciare quello che succede a Cremona, ma che in verità capita in tutte le province della Lombardia.
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