L'ANALISI
11 Luglio 2016 - 20:40
Il tribunale di Cremona
CREMONA - Lei li chiamava ‘giochi’. Ma per la procura, quei ‘giochi’ in bagno con il suo papà sarebbero stati atti sessuali. E adesso, di violenza sessuale sulla figlia di sette anni deve rispondere il padre, pensionato di 58 anni, nei cui confronti, lunedì 11 luglio, il gup, Pierpaolo Beluzzi, ha disposto il rinvio a giudizio, accogliendo la richiesta del pm Ignazio Francesco Abbadessa. Il processo è fissato al 18 ottobre prossimo. All’uomo sono state contestate due aggravanti: l’aver abusato della propria autorità derivante dal ruolo di padre e la circostanza che la figlia fosse minore degli anni dieci quando i fatti sono stati denunciati, nell’aprile del 2013. «Non so perché mi accusano, non è vero», giura l’uomo, che nel corso dell’udienza preliminare ha rilasciato dichiarazioni spontanee ma non è stato creduto. Caso delicato, maturato in un contesto sociale «degradato», come ha evidenziato l’avvocato Marilena Gigliotti. Sulla famiglia del cinquantottenne erano infatti intervenuti i servizi sociali ed i figli della coppia, oltre alla bimba un maschietto più grande di due anni, sono stai dati in affido ad un’altra famiglia.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris