L'ANALISI
04 Luglio 2016 - 11:22
Un postino al lavoro
CREMONA - L’estate della rabbia e del superlavoro. Dello stop agli straordinari e dei faccia a faccia continui con l’azienda. Ma anche dei disservizi, come dimostrano le lamentele giunte nelle ultime settimane da vari quartieri della città e da molti centri della provincia: da Crema a Casalmaggiore. Del resto, quando i giorni di recapito si diradano (dopo aver tolto, a suo tempo, il sabato) e le chiusure degli sportelli, nell’arco del mese, aumentano, il servizio non può certo migliorare. E le cose sono destinate a peggiorare. Da venerdì scorso, primo luglio, otto degli undici postini assunti a tempo determinato operativi in città sono rimasti a casa. Non è stato loro rinnovato il contratto. Questo, unito al picco delle ferie che si registra tra luglio e agosto, rischia di mandare in crisi di brutto il recapito della corrispondenza. L’estate del 2016 rischia dunque di passare alla storia come una delle più difficili, a Cremona, per quel che concerne i servizi postali. E i sindacati prevedono disservizi in tutta la provincia.
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