L'ANALISI
29 Giugno 2016 - 08:27
Il sottopasso della discordia in via Brescia
CREMONA - Cinque mesi per verificare l’eventuale sussistenza dei danni materiali e da deprezzamento dell’immobile al civico 123 di via Brescia, angolo via Cavo Cerca, rinconducibili alla eliminazione del passaggio a livello e alla realizzazione del sottopasso della discordia.
Cinque mesi è il tempo che si è preso martedì 28 giugno Renato Latella, ingegnere di Bagnolo Cremasco nominato consulente tecnico d’ufficio dal giudice, Tiziana Lucini Paioni, nel procedimento di accertamento tecnico preventivo promosso dal ricorso di Angela Zilli, proprietaria della palazzina di via Brescia, che al Comune e alla società Paolo Beltrami Spa chiede 609.060 euro di risarcimento danni. Le verifiche cominceranno il 26 luglio prossimo, mentre è stato fissato al 31 dicembre successivo il termine per depositare la perizia. Un pool di tecnici. Gli avvocati Maria Laura Quaini e Annamaria Fecit, legali della proprietaria dell’immobile, hanno messo in campo il geometra Pier Luigi Lucchi. Per il Comune, rappresentato dall’avvocato Enrico Cistriani, c’è l’ingegnere Marco Pagliarini, dirigente dei Lavori Pubblici, mentre per la Paolo Beltrami Spa, l’avvocato Giovanni Guareschi ha nominato l’ingegnere Gian Ermes Massetti; le due compagnie assicurative chiamate in causa dalla Paolo Beltrami Spa si sono affidate al geometra Giordano Borelli e all’ingegnere Luca Locatelli.
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