L'ANALISI
01 Giugno 2016 - 09:28
Ignazio Marino con Giorgio Mantovani
CREMONA — «Quando ero presidente della Commissione Igiene e Sanità, conobbi il vostro ex sindaco Paolo Bodini. Preciso, umile, attento, in grado di parlare con tutti. Andai dal segretario di partito, spiegando che sarebbe dovuto essere ricandidato proprio per le sue capacità. Non accadde». È solo uno dei tanti aneddoti che martedì 31 maggio al circolo Filodrammatici Ignazio Marino, l’ex sindaco di Roma – il sindaco della discordia e dei veleni dentro e fuori il PD – ha raccontato al numeroso pubblico raccoltosi per la presentazione del libro 'Un marziano a Roma' (Feltrinelli). Uno dei tanti episodi, soprattutto, che ha spinto Marino a maturare un sentimento di sofferenza nei confronti della politica dei palazzi, «perché davvero ho avuto tante esperienze di un modo di fare che non premia il merito e non attribuisce le cariche ai più capaci», come ha spiegato rispondendo alle domande del direttore del quotidiano La Provincia, Vittoriano Zanolli.
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