L'ANALISI
14 Maggio 2016 - 09:28
Un congresso della Fnp
CREMONA - Centoventiduemila euro di ‘rosso’ nel consuntivo 2015. Quasi 372.000 euro di credito (che, secondo la relazione del collegio sindacale, presenta «aspetti di notevole criticità») nei confronti della società collegata Mantova Formazione. Il «sensibile incremento, rispetto all’esercizio precedente, dei costi e oneri di gestione a copertura della perdita della società controllata per il 2014, dovuti anche alla rinuncia crediti verso Mantova Formazione pari a 45.000 euro».
La semplice lettura dei dati sembra disegnare una voragine scavata per risolvere i problemi dei virgiliani nel bilancio della Federazione Nazionale Pensionati della Cisl Asse del Po, alla quale fanno capo i territori di Cremona, Lodi e Mantova. Cifre che hanno creato allarme e preoccupazione, in un clima nel quale i veleni e le tensioni esplose tre anni fa continuano a produrre strascichi e a lanciare segnali. Perché, alla fine, i conti non tornerebbero per oltre cinquecentomila euro.
«Non è assolutamente così», replica il segretario generale Luigi Tosi, che guida l’organismo di vertice eletto il 23 febbraio e nel quale figura un solo cremonese, il responsabile amministrativo Gianni Maggi.
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