L'ANALISI
CREMONA
12 Maggio 2016 - 16:55
Un frame dei video analizzati dalla polizia
CREMONA - «Hanno messo in concreto pericolo l’ordine pubblico» inteso come «buon assetto e regolare andamento del vivere civile cui corrispondono nella collettività, l’opinione ed un senso della tranquillità e della sicurezza». Dunque, devastazione. Lo scrive il gup, Pierpaolo Beluzzi, nelle 27 pagine di motivazione della sentenza con cui lo scorso gennaio, ha condannato a 4 anni di reclusione ciascuno (rito abbreviato) quattro antagonisti protagonisti della guerriglia urbana scoppiata il 24 gennaio del 2015 durante la manifestazione nazionale antifascista non autorizzata, organizzata dal centro sociale Dordoni in risposta alla rissa scoppiata una settimana prima, con esponenti di CasaPound e nella quale rimase gravemente ferito l’autonomo Emilio Visigalli.
Il cremonese Mattia Croce e il bresciano Aioub Babassi, frequentatori del Kavarna, il leccese Matteo Maria Pascariello, studente universitario a Bologna, esponente del Collettivo autonomo organizzato studentesco, e il bresciano Mauro Renica, noto per essere un partecipante attivo della Rete provinciale antifascista di Brescia, distrussero vetrate di banche ed esercizi commerciali in via Dante e in viale Trento e Trieste. Ed assaltarono il comando della polizia locale. E intanto giovedì 12 maggio il gup, Christian Colombo, ha ammesso al rito abbreviato altri tre autonomi arrestati lo scorso ottobre per la guerriglia urbana scoppiata il 24 gennaio di un anno fa. Accusati di devastazione, in concorso, sono il cremonese Filippo Esposti, il siciliano Giovanni Marco Codraro e il bresciano Samuele Tonin. Nel processo si sono costituiti parte civile l'avvocato Cesare Gualazzini per il Comune, l'avvocato Marco Soldi per la Effegi Service e l'avvocato Monica Fassera per GSV Consulenze.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris