L'ANALISI
12 Maggio 2016 - 08:16
Un'auto dei carabinieri
CREMONA - Una truffa andata a segno, ai danni di un’anziana. Poi, quando fa scattare la seconda trappola, le cose per lui si mettono male: un avvocato capisce tutto, fa intervenire i carabinieri e per il malvivente si aprono le porte del carcere. Questa, mercoledì 11 maggio, la sorte toccata a uno dei tanti, troppi truffatori che arrivano a Cremona per mettere a segno un colpo dietro l’altro, un uomo di origini campane che potrebbe essere processato già nella mattinata di giovedì 12 per direttissima. A farne le spese è stata una donna di 89 anni. L’uomo l’ha contattato per telefono. «Sono d’accordo con suo figlio. Passerò da casa vostra per consegnare un computer e ritirare il denaro dell’acquisto».
La donna non ha obiettato alcunché e il malvivente si è presentato per la falsa consegna. A quel punto ha preso il denaro (si parla di circa mille euro), e se n’è andato. Quando è stato lanciato l’allarme, i carabinieri si sono mobilitati. Poco dopo, la svolta. Il campano imbastisce una truffa identica in un edificio vicino al tribunale dove c’è uno studio legale. Un avvocato nota la scena, capisce che qualcosa non torna e mentre il malvivente si allontana, fa cenno ad alcuni carabinieri che passano di lì. I militari arrestano l’uomo.
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