L'ANALISI
05 Maggio 2016 - 09:34
La piscina olimpionica comunale
CREMONA — Tra meno di due mesi scade anche la proroga della convenzione tra il Comune e la Fin (Federazione italiana nuoto) per la gestione della piscina comunale. E proprio in queste ore sono arrivate diverse novità, tutte molto particolari e con lo stesso effetto: surriscaldare la temperatura di una vicenda che da tempo sta attanagliando il settore nuoto, per il presente e, soprattutto, per il futuro. Un caso che va avanti da mesi e che, oggi, sembra sempre più difficile da defibrillare. Sullo sfondo, inutile negarlo, anche l’arresto per turbativa d’asta del sindaco di Lodi, proprio per la concessione della gestione della piscina comunale lodigiana. Una vicenda che - è bene sottolinearlo - nulla ha da spartire con il caso cremonese. Ma che martedì 3 maggio, quando è partita la notizia e l’inchiesta, ha provocato l’immediata impennata del livello di attenzione. E poi c’è la Fin, che dalla scorsa settimana sembra aver rotto ogni indugio, archiviando il profilo mediatorio e cambiando decisamente tono verso il Comune.
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