L'ANALISI
18 Aprile 2016 - 18:41
Il kosovaro Resim Kastrati
CREMONA - Espulso nel gennaio del 2015 per aver esultato dopo la strage di Charlie Hebdo sui social network e per aver manifestato online la volontà di diventare kamikaze per tutelare l’onore del profeta, Resim Kastrati, il macellaio islamico che abitava a Pozzaglio, con la giustizia italiana aveva un conto aperto. Era stato beccato a girare in auto con una patente di guida falsa, reato per il quale lunedì 18 aprile a Brescia è stato condannato a due mesi e venti giorni di reclusione.
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