L'ANALISI
15 Aprile 2016 - 08:30
Un'operazione della polizia ferroviaria
CREMONA - È sospettato di aver compiuto atti osceni su treni della linea Brescia-Parma il 39enne albanese condannato nei giorni scorsi dal Tribunale di Parma a due anni di reclusione, con custodia cautelare in carcere, pagamento delle spese processuali e con ordine di espulsione dal territorio nazionale al termine dell’espiazione della pena. In relazione agli atti osceni la polizia ferroviaria ha avviato le indagini finalizzate a verificare se l’uomo risulti il responsabile dei fatti segnalati ed eventualmente di analoghi episodi. Tutto è partito dal fatto che nei giorni scorsi due giovanissime studentesse, residenti nel Bresciano e che abitualmente raggiungono Parma in treno, si sono presentate presso gli uffici della polizia ferroviaria di Parma per segnalare la ripetuta presenza, a bordo dei convogli in partenza per Brescia, a partire dal settembre del 2015 e in orari nei quali a bordo si trovano numerosi giovani studenti, di un uomo che in presenza di ragazze, masturbandosi, si era reso responsabile di atti osceni.
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