L'ANALISI
11 Aprile 2016 - 09:07
Una pattuglia all'esterno del canile
CRONACA - «Siamo rimasti sconcertati, ma in fondo nemmeno troppo stupiti, nell’apprendere che il cosiddetto ‘canile vecchio’, parte del funzionante canile in gestione all’Associazione Zoofili Cremonesi, sia stato venduto a un panificio che fa capo al figlio di Cheti Nin, salita alla ribalta delle cronache — non soltanto locali — come una delle imputate e condannate (2 anni e 2 mesi, in primo grado) per le note vicende di uccisione di animali al canile stesso». Inizia con queste parole la nota diffusa ieri dalla sezione cremonese dell’Associazione Una (Uomo-Natura-Animali) in merito agli sviluppi riguardanti il Rifugio del cane della città.
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