L'ANALISI
07 Aprile 2016 - 08:33
Il sottopasso di via Brescia
CREMONA - Il sottopasso di via Brescia sempre al centro dello scontro politico. A tal punto che il Pd, il principale partito della coalizione al governo del Comune, è ricorso a una mossa inusuale: un volantino, intitolato ‘Facciano un po’ di chiarezza’ e distribuito nel quartiere di san Bernardo, in cui si difendono i lavori delle polemiche. Si comincia con una domanda: ‘Chi ha progettato l’opera?’. Risposta: ‘L’amministrazione Perri, insieme con tutti gli altri sottopassi (via Persico e San Felice), accedendo al co-finanziamento da parte di Rfi e Regione Lombardia finalizzato all’eliminazione dei passaggi a livello lungo la linea Cremona-Mantova’.
Altro capitolo: ‘Il sottopasso di via Brescia è troppo ripido, è troppo basso… Per accedere al finanziamento l’amministrazione precedente ha consegnato alla Regione il progetto definitivo con la precisa indicazione delle misura (altezza e larghezza del manufatto) e delle pendenze determinate dalla caratteristiche dei luoghi e dalla presenza del Cavo Cerca e del Cavo Ribecco’. Poi, in neretto nel testo: ‘Una volta approvato, il progetto non era più modificabile, pena la perdita dell’intera quota di con finanziamento regionale prevista dall’eliminazione dei passaggi a livello (con il conseguente, enorme danno per le casse del Comune’. Da ieri a oggi e alle ‘scelte della nuova amministrazione. In sintesi, ‘ si è puntato sulla sicurezza, la fluidificazione del traffico, un collegamento ciclopedonale protetto con il centro storico, pur restando entro i limiti delle misure previste dal progetto finanziato’.
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