L'ANALISI
29 Febbraio 2016 - 09:00
CREMONA - Nel 2013 cinquemila cittadini morosi per un importo complessivo non incassato di un milione e trecentomila euro, accompagnato da un recupero, minimo, di 200mila euro; nel 2014, altri cinquemila utenti che risultano inadempienti per un totale di un milione e quattrocentomila euro, con poco più di 200mila euro riscossi attraverso i solleciti; e nel 2015, una evidenza di evasione che sfiora i due milioni, pari a un milione e novecentomila e rotti euro su una platea di contribuenti che avrebbe dovuto portare ad un incasso di dieci milioni: è alta l’evasione alla Tari. Sfiora il trenta per cento. Ed essendo tanto elevata, il Comune che si ritrova con le casse vuote corre ai ripari mobilitandosi nelle operazioni di recupero. È caccia serrata ai ‘furbetti’ della tassa rifiuti. Da scovare attraverso azioni di incrocio dati ma anche con verifiche sul campo.
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