L'ANALISI
19 Febbraio 2016 - 20:31
L'arrivo in Italia di Hanefija Prijic (foto: New Eden Group)
CREMONA - Giubbino di pelle nero, calvo, sguardo fiero, occhi di ghiaccio. Il comandante ‘Paraga’ è a disposizione della giustizia italiana: proveniente dalla Germania e scortato dal personale del Servizio di Cooperazione internazionale, Hanefija Prijic, che ora ha 53 anni, è atterrato alle 16.20 di venerdì 19 febbraio all’aeroporto di Linate. ‘Paraga’, il suo nome di battaglia, ha firmato la strage sui monti di Gornji Vakuf, come comandante di una brigata dell’esercito della Bosnia Herzegovina. Ed è già stato condannato, in patria, a una pena di 15 anni, poi ridotti a 13, perché ritenuto il responsabile, insieme con i suoi militari, dell’omicidio, il 29 maggio 1993, del volontario cremonese Fabio Moreni e di altri due pacifisti: Sergio Lana, di Rivarolo Mantovano, e Guido Puletti, bresciano. L’ex ufficiale bosniaco è stato trasferito al carcere milanese di san Vittore, per espletare le procedure di rito, e da lì verrà portato in quello bresciano di Canton Mombello. Ora verrà processato di nuovo.
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