L'ANALISI
02 Febbraio 2016 - 08:47
CREMONA - Sin da bambina è affetta da diabete mellito di tipo 1, «una patologia in grado di sfasare l’esito dell’alcoltest». Da qui l’assoluzione con formula piena, ‘perché il fatto non sussiste’, dall’accusa di guida in stato di ebrezza. E’ la sentenza che il presidente di sezione, Pio Massa, ha emesso nei confronti di una donna di 27 anni: due anni fa stava rientrando a casa da una cena trascorsa con un’amica. Aveva bevuto un solo bicchiere di vino rosso. Durante il viaggio, fu coinvolta in un incidente. E fu sottoposta all’alcoltest: il primo soffio nell’etilometro rivelò un valore di 1,51; il secondo di 0,89, seconda fascia. Le venne prima ritirata la patente, poi, con la denuncia, la prefettura gliela sospese per sei mesi. «E’ una sentenza rilevante, in quanto la materia di cui si occupa è dibattuta in giurisprudenza e certamente quest’ultima concorrerà a tracciare un orientamento giurisprudenziale in casi analoghi», hanno commentato gli avvocati Christine Faticati e Barbara Pedrazzani, legali dell’automobilista.
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