L'ANALISI
20 Gennaio 2016 - 18:23
Il giovane marocchino in tribunale
CREMONA - Sabato notte in viale Po la rapina ad un minorenne e l’arresto. Lunedì 18 gennaio il processo: condanna a tre anni e un mese di reclusione e arresti domiciliari. Poche ore dopo è uscito, infischiandosene dei domiciliari. Altra rapina, stavolta nel parcheggio di via Ceramica. Qui con un complice ha tentato di rubare le chiavi dell’auto ad una signora. Ma lei si è ribellata. Lui l’ha afferrata per i capelli, le ha sbattuto la faccia sul cofano e se ne è andato. Rincasato, martedì notte è uscito di nuovo e in un pub ha rubato un telefonino. Arrestato di nuovo, da mercoledì 20 gennaio è in carcere Boujadain Menssif, 24 anni, marocchino residente in zona Po con i genitori, diversi precedenti, volto conosciuto alla polizia che nel giro di due giorni grazie ad un lavoro sinergico tra squadra mobile e squadra volante, lo ha beccato e di nuovo ammanettato. Spavaldo con i poliziotti, in lacrime davanti al padre che lo ha ripetutamente rimproverato prima che il giudice Francesco Sora chiamasse il processo per direttissima. Il secondo nel giro di tre giorni.
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