L'ANALISI
30 Dicembre 2015 - 18:53
L'incontro di Roma con il ministro dell'Ambiente Galletti
C’è la volontà di affrontare insieme l’emergenza e di farlo riconoscendo la specificità della Pianura Padana, Cremona compresa, e ci sono i fondi: oltre le sfumature anche polemiche, dopo un mese di veleni, di interventi spot, di ordinanze in libertà e di parole, almeno sulla carta è sancita l’alleanza politico istituzionale contro lo smog. L’hanno siglata mercoledì 30 dicembre a Roma, al tavolo del ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti, i sindaci delle principali città, i vertici della Conferenza delle regioni, dell’Anci e del dipartimento della protezione civile e i governatori delle Regioni. A partire da Roberto Maroni, rappresentante di quella Lombardia più di altre stretta nella morsa dei veleni. Una svolta? Si vedrà. Intanto, resta un piano di azioni che ricalcando quelle condivise dall’Anci e dai primi cittadini lombardi — Gianluca Galimberti per primo — martedì 29 dicembre a Milano promette, almeno, di definire progettualità comuni e non invece estemporanee come quelle adottate sino ad ora. Magari lasciando solo, e sotto scacco, chi come Pisapia nel capoluogo meneghino sceglie di bloccare il traffico. Misure strutturali, quelle concertate: verranno attuate attraverso un comitato di coordinamento ambientale, composto dagli stessi presidenti di Regioni e dai sindaci delle città metropolitane, presieduto dal ministro.
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