L'ANALISI
19 Dicembre 2015 - 17:54
Le pecore rubate a Sospiro
SOSPIRO - Circa 200 fra pecore e capre rubate in una notte da una banda organizzata e attrezzata. Un danno per gli allevatori che solo per i capi di bestiame sottratti ammonta a circa 40-50mila euro. E’ quanto è successo nella notte fra giovedì 17 e venerdì 18 dicembre fra Sospiro e Longardore ai pastori vaganti Gian Michele e Giacomo Carminati, rispettivamente padre e figlio, che da tutta la vita portano avanti la tradizione di famiglia iniziata con il nonno.
I pastori avevano lasciato il gregge chiuso in un recinto mobile elettrificato in un campo nei pressi di Casaletto Nadalino verso le 17.30 di giovedì. La giornata di lavoro per i pastori vaganti si conclude infatti al calar del sole per ricominciare al mattino dopo. E alle 7 di venerdì l’amara sorpresa.
Duecento capi non stanno tutti dentro un camioncino, ci vuole un mezzo con rimorchio che però in questa stagione fa fatica a inoltrarsi in un campo. L’ipotesi è dunque che la banda di ladri fosse giunta sul posto organizzata con due mezzi e abbia lasciato il camion più grande sulla strada poco lontano, usando il furgoncino come ‘navetta’ per la refurtiva.
Neanche il clima natalizio ha messo i pastori, protagonisti dell’iconografia tradizionale del presepe, al riparo dai malviventi. I capi rubati hanno tutti un marchio aziendale caratteristico: una C sull’orecchio sinistro.
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