L'ANALISI
10 Dicembre 2015 - 18:03
I due nomadi vengono portati in questura
AGGIORNAMENTO: Al termine della direttissima i due nomadi maggiorenni Beby Halilovic e Diego Halilovic sono stati condannati dal Tribunale di Cremona con patteggiamento alla pena di tre anni di reclusione. Di seguito è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari in Asti, luogo di residenza.
CREMONA - Sapevano perfettamente che il mercoledì mattina, all’ex monopolio di Costa Sant’Abramo, è giorno di consegne. E avevano pianificato l’assalto. Non, però, direttamente al deposito. Nel mirino dei tre nomadi arrestati ieri dai carabinieri al termine di un inseguimento da film lungo la Castelleonese, c’erano i tabaccai: avrebbero atteso che uno caricasse il proprio furgone e lo avrebbero poi seguito, in attesa del momento più opportuno per compiere la razzia. E l’avrebbero portata a termine, presumibilmente, nello stesso modo con cui hanno condotto colpi analoghi nel Cremonese e nella Bassa Bresciana tra gli scorsi mesi di settembre e ottobre: già raccolti «riscontri significativi» nel rafforzare quella tesi investigativa, l’Arma è convinta che il 29enne Baby Alilovic e il 18enne Diego Alilovic, ora in carcere a Cremona, e con loro il 15enne affidato al Beccaria e il complice sfuggito alla cattura ma già identificato come Valentino Music, 32 anni, siano gli autori di quattro raid commessi nel territorio tra fine estate e inizio autunno.
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