L'ANALISI
06 Dicembre 2015 - 08:55
L'inceneritore a San Rocco
CREMONA - Oggetto: "Primi esiti della visita ispettiva presso l’impianto di termovalorizzazione Linea Reti e Impianti di via Antichi Budri". Eccola, firmata dal direttore del Settore Attività Produttive e Controlli di Arpa Lombardia, Maria Teresa Cazzaniga, inviata alla Regione e per conoscenza al Comune e alla Provincia di Cremona, la documentazione con cui si segnalano anomalie nella rilevazione delle emissioni dei camini dell’inceneritore. E si arriva subito al nocciolo della questione, aprendo un fronte che adesso, inevitabilmente, rischia di esplodere. Anche perché, in quella comunicazione, si allunga l’ombra di una registrazione non corretta dei valori proseguita per due anni. Si scrive testualmente: "Sono state riscontrate procedure non corrette nella gestione del sistema di monitoraggio ed analisi delle emissioni per quanto concerne il parametro polveri". Il motivo, secondo l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente: "Le verifiche fin qui eseguite — si mette nero su bianco — portano alla conclusione che, così come costruito, il sistema di controllo non era in grado di evidenziare il superamento dei limiti alle emissioni in atmosfera per l’inquinante polveri". E il presunto malfunzionamento sarebbe proseguito per un periodo lungo: "Si sono riscontrare anomalie nell’elaborazione delle misure di polveri in continuo per entrambe le linee perdurate nell’intervallo di tempo compreso fra il 4 settembre 2013 e il primo settembre 2015". Due anni esatti.
Leggi di più su La Provincia di domenica 6 dicembre 2015
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