L'ANALISI
04 Dicembre 2015 - 16:39
Beppe Carletti e Gaetano Curreri
CREMONA - Una notte ‘sorprendente’, quella di giovedì 3 dicembre all’auditorium Arvedi del Mdv, più bello, pieno e festoso che mai, che resterà nel «calendario» dei mesi più belli di Cremona. Un ‘charity event’ per festeggiare il decennale del ‘Calendario di Cremona’ della Fondazione Sospiro onlus, presentato da una spumeggiante Roberta Lanfranchi («sono tornata a casa») e con l’intelligente regia di Beppe Arena. I ‘ragazzi di Sospiro’ nelle prime file, il presidente Fabio Bertusi, più felice che mani, che ha ricordato i progetti futuri ed il tema del lavoro. Serata magica, che ha toccato il culmine quando Beppe Carletti dei Nomadi e Gaetano Curreri degli Stadio hanno suonato e cantato, per la prima volta insieme, la mitica ‘Io vagabondo’ dedicandola ad Augusto Daolio. Tifo da stadio, tutti in piedi a cantare con loro, luci ed applausi. Lo stesso Curreri, accompagnato al piano da Fabrizio Foschini, ha deliziato il pubblico con i suoi successi, compreso ‘Chiedi chi erano i Beatles’. Ovazioni per il comico Giuseppe Giacobazzi, che ha ‘raccontato’ gli ‘sborroni’ delle spiagge di Rimini ed i ‘tennici dei bar di Bologna che dodici ore parlavano di cose che non conoscevano e diventavano (allora come oggi) dei successi amorosi. Balletti di PaolaPosainInballet, violoncello struggente di Marco Mauro Moruzzi; Vanoli con i campioni del basket ed il suo stile sincero; Cremonese con i sostenitori ed il presidente Gigi Simoni certo che ‘siamo sulla strada giusta’. Premiazioni di fotografi e grafici, e chiusura, alla grande, di Giacomo, di Fondazione Sospiro, che ha ringraziato chi opera per un mondo migliore: con un convinto applauso all’infaticabile Gianluca Rossi ed ai suoi collaboratori.
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