L'ANALISI
01 Dicembre 2015 - 08:54
CREMONA - Vicini che si accordano per segnalare se si imbattono in situazioni o presenze anomale. I progetti, già a buon punto, per entrare a far entrare delle centinaia di comuni aderenti all’associazione ‘Controlli di Vicinato’, che oltre il Po, in provincia di Piacenza, riscuote da mesi un notevole successo.
Da alcune settimane a questa parte anche il ricorso alla tecnologia, ai telefonini, ai ‘social’, in una parola, a WhatsApp, per comunicare in tempo reale, a chi fa parte del gruppo, ogni situazione meritevole di attenzione: da un’auto sospetta parcheggiata in zona a una porta-finestra aperta, dal tentativo di contattare persone anziane alle iniziative di altri sconosciuti che fanno domande su questo o quel residente. In questo ambito, l’ultima frontiera è senz’altro la nascita dei gruppi WhatsApp. Le avanguardie sono nel quartiere Po, allo Zaist, in zona via Brescia e in alcuni isolati vicini a viale Trento e Trieste.
La sicurezza partecipata è stata ribadita di recente a più riprese e da più parti. Carabinieri, polizia, finanzieri e uomini della Municipale continuano a ripetere che è meglio una telefonata e un passaggio in più delle pattuglie che dover fare i conti con colpo andato a segno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris