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CREMA

Sedicente prete spacciatore di banconote false

Arrestato F.G. 40 enne di origine campana, domiciliato a Dovera con precedenti

maria grazia teschi

Email:

mteschi@laprovinciacr.it

23 Novembre 2015 - 13:47

Sedicente prete spacciatore di banconote false

Le banconote false sequestrate

CREMA - F.G. 40 enne di origine campana, domiciliato a Dovera da un fratello, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato arrestato dai carabinieri per spaccio di denaro falso e porto illegale di arma. Stamattina stessa sarà processato per direttissima.

Verso le ore 18.00 di sabato 21 novembre i carabinieri di Crema sono intervenuti in un supermercato di Monte Cremasco perchè la titolare lamentava la presenza di un cliente “particolare” e 'sospetto' e chiedeva l’intervento delle forze dell'ordine.  Sul posto venivano inviate due pattuglie, una della Radiomobile ed una della stazione competente di Bagnolo Cremasco. Il cliente “particolare”, altro non era che un soggetto 40 enne vestito da prete (giacca scura con camicia con colletto in plastica) il quale alla vista dei militari appariva alquanto nervoso e stranamente desideroso di andarsene per un improvviso impegno. La cassiera però asseriva che lo stesso era già stato in quel supermercato il giorno prima ed aveva chiesto di cambiare una banconota da 100 euro, riuscendo nell' intento proprio grazie all’abito che indossava e ai modi cortesi. La donna mostrava però quella banconota ai carabinieri che si accorgevano essere palesemente falsa. In quest’ultima circostanza lo stesso aveva consegnato un’altra banconota da 100 euro, in pagamento di alcuni alimenti. Controllata anche questa appariva falsa anche se di buona fattura.

Il sedicente prete veniva accompagnato presso gli uffici della stazione di Bagnolo Cremasco ove veniva sottoposto a perquisizione personale. In suo possesso venivano rinvenute complessivamente 6 banconote (5 da 100 euro ed una da 50) oltre a quella spesa il giorno prima da 100 euro, nonché un coltello a serramanico (tutto sequestrato). I successivi accertamenti permettevano di stabilire che il finto prete si era presentato anche presso una farmacia della zona in cui aveva tentato di spacciare altre banconote ma il farmacista aveva rifiutato il cambio del denaro.

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