L'ANALISI
16 Novembre 2015 - 08:50
Un controllo notturno dei carabinieri
CREMONA - Tre ragazzi di origini nordafricane bloccati dopo le aggressioni, con ancora addosso i telefonini sottratti ai coetanei minacciati poco prima, a un tratto anche con un collo di bottiglia. Il quarto della banda, per ora, si è dileguato. Di pari passo le verifiche in corso per capire se c'è la stessa matrice dietro un paio di colpi analoghi avvenuti nelle notti precedenti in città. Una realtà tutt'altro che rassicurante quella portata alla luce l'altra notte dai carabinieri della compagnia di Cremona, che hanno risolto a tempo record le due rapine avvenute nei pressi di un locale di viale Po. Tre dei quattro autori delle due aggressioni (due dei quali minorenni) sono stati fermati, ancora in viale Po, grazie all'intervento di una pattuglia dell'Arma. I militari sono stati tanto rapidi quanto efficaci nel mettere a fuoco quel che era capitato ma anche a puntare subito nella direzione giusta per quel che concerne un paio di colpi analoghi avvenuti nei pressi di un altro locale lungo le sponde del Po. Nelle ore successive all'arresto dei tre giovani, uno dei quali minorenne, gli inquirenti - che su tutto ilfilone di indagine mantengono il massimo riserbo, anche tenuto conto che sono coinvolti dei minorenni - si sono messi subito al lavoro per far luce su tutte le vicende. Nel corso dell'ultimo anno sono stati quasi una decina i casi di cronaca nera che hanno visto coinvolti, nellaparte degli aggressori, minorenni che risiedono in città. Spesso si è trattato di aggressioni che partono come episodi di bullismo e poi sfociano in rapine vere e proprie, come avvenuto più volte alla stazione dei pullman di via Dante. Lì la situazione è diventata a un tratto talmente pesante che più di un autista della km è arrivato a chiedere, in maniera esplicita, controlli specifici su quella porzione della città. Soprattutto nelle fasce orarie in cui i ragazzi arrivano o partono. Un altro fronte delicato, monitorato di continuo dalla forze dell’ordine, concerne le zone antistanti le scuole. In un paio di occasioni a finire nel mirino di coetanei bulli sono stati ragazzini che avevano marinato la scuola e che, dopo qualche spintone, si sono visti sottrarre giubbotti, zaini e cellulari.
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